Con tua paterna cura,
Dal ciel tesori immensi.
Tu la righi e la bagni
Co’ tuo’ pregni rigagni:
Afin che, molle e fresca,
Il deposto frumento
In messe adulta cresca,
Per l’umano alimento. 7 Da tuo’ palchi sovrani
I suo’ terghi inarcati
Inaffi, ed anche appiani
I solchi suoi cavati.
Con tue minute stille,
Diffuse a mille a mille,
Tu la stempri e rammolli,
E largo benedici
I suo’ semi e rampolli,
Perchè fruttin felici. 8 Tu coroni di beni
De la stagion la fronte:
I tuo’ ruscelli pieni
Versan di grasso un fonte:
Che, sparso per le piagge
Del diserto selvagge,
Di leggiadra verzura
Rinnova lor la vesta,
Ond’han bestie pastura
E fanno i colli festa. 9 Di paschi verdeggianti
Le pianure fiorite,
Di varie gregge erranti
Si veggon rivestite:
E le gran valli aperte
D’alte biade coperte.
E tutto in gioia e canto
Suona di Dio le lodi,