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116 | i salmi di david |
7 Ma dal Signor fien saettati e morti
Con fulminanti strali.
Quegli improviso, per cieche vie scorti,
Daran piaghe mortali.
8 Essi, e ciò ch’hanno con la lingua ordito,
Caderanno in ruina.
Chi gli vedrà contemplerà smarrito
Lor strage repentina.
9 Tremando, ognun farà conte e famose
L’opre del gran Signore;
E sue prove ammirande e gloriose
Raggirerà nel core.
10 Allor i giusti, in giubilante festa,
In lui porran la spene:
Ergendo, in trionfal onor la testa,
Con le fronti serene.
SALMO LXV.
1 Laude in Sion t’attende
Fra silenzj devoti.
Quivi ciascun ti rende,
O Dio, d’offerte i voti.
E, perch’a’ nostri prieghi,
Benigno orecchio pieghi,
Da l’ultimo confine
Del mondo a te verranno
Tutte le genti chine,
E ti riveriranno.
2 Me, lasso, soverchiaro
Orrendi affanni e guai,
Che i falli meritaro.
Ma tu perdon ne dai
D’ogni offesa e peccato.
O quant’è l’uom beato,