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E ’n glorioso scanno
Rettor di tutto ’l mondo il Signor siede.
SALMO LIX.
1 O Dio, che sol adoro,
Dal fier nemico assalto
Dammi scampo e ristoro:
Vogli levarmi ad alto
Di mezzo a que’ guerrieri,
Che ’n me sorgon altieri.
Da gente peccatrice,
Di sangue spargitrice,
Riscuotimi e m’aita,
E mi sostien in vita.
2 Ecco, posti han agguati
A l’alma mia dolente:
Possenti uomini armati,
Incontra me innocente
Si raunaro a schiere,
Correndo a più potere.
Nè fu torto od offesa
Cagion di lor impresa.
Ma tu, Signor, ti desta,
E a m’incontrar t’appresta.
3 O Dio d’eterei stuoli,
O Signor d’Israelle,
Degli occhi i chiari soli
Fisa su le ribelle
Genti, nè far mercede
A’ mancator di fede.
Per la cittade attorno
Vanno, al mancar del giorno,
Ringhiando come cani,
In bruti modi insani.