Perch’io vidi scompigli
E violenze e di rampogne i gridi,
E risse andar per la cittade attorno
E le mura accerchiarle e notte e giorno.
Inganno e iniquitade,
In essa han la lor seggia;
Frode tuttor passeggia
Per le sue piazze e strade. 5 Non un nemico aperto
Mi machinò quell’onta e vitupero:
Che ben l’avrei sofferto.
Ch’in odio m’have non si mosse altero
Incontra me; schivar ben lo potei.
Ma fosti tu ch’amico mi credei
E consiglier fidato:
Al qual il petto apriva,
Con cui nel tempio giva,
E m’eri sempre allato. 6 Faccia pur loro il fio
Morte pagar, e sien sotterra vivi
Abissati da Dio;
Però che son d’ogni virtute schivi,
E pose l’empietà fra loro il nido.
Ma Dio mi salverà, s’ad esso grido.
La sera e la mattina
Ed anche al mezzodie
A le querele mie
Avrà l’orecchia china. 7 E da lor crudel guerra
A l’alma mia darà riscossa e pace;
Perchè mi cinge e serra
Stuolo grosso di lor, fiero ed audace.
Quel gran Signor, che dimora in eterno,
Gli atterrerà; ma me dal ciel superno
Udirà volentieri.
E farà que’ perire