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84 | i salmi di david |
La paterna magion, la propia gente;
E ’l Re porrà l’amor, porrà ’l disio,
In tua beltà divina:
Perch’esso è il tuo Signor, a lui t’inchina.
9 Tiro superba, e’ ricchi cittadini
Di paesi lontani
A te venendo riverenti e chini,
Grevi di doni porgeran le mani.
Di lustro a meraviglia
Lampeggia indentro del gran Re la figlia.
10 D’oro trapunta è la pomposa gonna;
In robe ricamate
Al Re condotta fie quest’alta donna,
Con la scorta di sue vergini amate,
Che ’n gioia e gran diletti
Seco entreran sotto a’ reali tetti.
11 De’ padri in vece i tuo’ figliuoli avrai
Che ’n somma potestade
Per lo mondo regnar lieta farai.
Per me, del grido tuo, per ogni etade
Sarà famoso il bando,
E’ popoli tuttor t’andran vantando.
SALMO XLVI.
1 Alto ripar di guerra,
E possa invitta in perigliosa prova,
Ecci quel gran Signor, che cielo e terra
Sotto le leggi de l’imperio serra.
E se fiera n’assal contesa nuova,
A le riscosse ognor presto si trova.
2 Per ciò tremar il core
Non sentirem, nè ’mpallidir le fronti,
Qualor, sospinta dal suo centro fuore,
Darà la terra repentin fragore: