col mistico rito
. . . . . .
..... cantano..... cantano
fino all’esaurimento
allo spasimo,
al rantolo.
Cantano indifferenti alle minaccie
del crudel custode.
Che importa la segreta?
che importa soffrire?
Ma sappiano almeno al di fuori
che non piegati dalla tortura vile
dell’aguzzino venduto
nè stanchi nè avviliti
dalla PRIGIONIA
sperano nell’AVVENIRE
nella giusta lotta.
Ma il cantico arrivi ai dubbiosi
conforto
ai forti comando
a proseguire
ai curvati dal bianco terrore
pungolo per rammentare
il sacro DOVERE
d’insorgere per la LIBERTÀ.
. . . . . .
. . . . . .
Luce grigiastra-cadaverica
L’immenso palazzo s’erge
spaventoso-titanico
lottatore-atletico
contro l’albore che nasce
..... terribile MOLOK divoratore.