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Viva l’anno nuovo di libertà».
Tutti, anche Delia due anni,
col pugno proteso
«Evviva evviva!
Non più tregua
non più inchini
o false rinuncie.
A noi il giusto, il dovuto.
Quello che le nostre fronti stillano
e le robuste e feconde braccia
offrono
A noi a noi la Vita!
      .      .      .      .      .      .
Fuori per le strade,
nei palazzi, nei mondani ritrovi
dappertutto dove si gode
s’inneggia al nuovo anno
di letizia e di pace.