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I CONFETTI DEL NUOVO ANNO
Nella luce viva
tra gli archi spettatori immobili
ferve il tumulto della folla gaia.
O nuovo anno benvenuto sii
le fresche donzelle dicon aulenti
del profumo di Giovinezza
Nuovi amori sognando e onori.
Dietro loro i satiri viziosi
corrono
desiando l’ebbrezza solita.
Rapida passa la prima età fiorita
come un lampo che accieca,
i nostri occhi ecco chiusi,
il sogno è finito.
Vecchi allora impotenti.
O belle adorne di grazie tutte liete,
a noi sorride il mondo
ed ogni bene abbiamo
e distinzione e blague, quattrini molti.
Il piede alterno muoviamo
con mossa disinvolta
e un posticino teniamo nella vita.
Dicono così i satiri giocondi
sotto gli archi immobili severi
e le belle fanno le ritrose
ma già sanno l’arte
e scelgono esperte il buon boccone.
. . . . . .