Odore di ferro.
Desiderio d’odio.
Delirio pazzo.
Una prigione crolla
incendiata.
Rogo enorme contro la notte.
Ara votiva di libertà.
E attorno la folla danza
turbinosa
tra uragani di vittoria
e febbre di schianto.
Visi sformati, bestiali,
arroventati
dal riverbero rosso.
Danza frenetica, enorme.
sotto la musica lontana
della bufera che romba.
Suprema poesia sacramentale.
Versi di acciaio fiammante.
Parole-baionette.
Uomini esausti cadono
su travi carbonizzate
strangolati dal sonno.
No! No!
Guai a chi si riposa!
Ricordatevi:
Eravate coperti di sputi
e di catene
figli della disperazione
figli del patimento.