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come lui, di grandissimo cuore, e di ottima posizione sociale - quando si pensa quali giorni ha passato, quali terribili batticuori ha provato per la vita di quell’uomo, per la quale avrebbe generosamente dato la sua - quando si pensa a tutto ciò, viene spontanea sul labbro la maledizione a quel cieco destino che gli antichi dicevano figlio del caos e della notte e che era rappresentato sopra il globo della terra con una corona attorniata di stelle, avente in una mano lo scettro, e nell’altra l’urna delle sorti umane!
Però noi abbiamo nel profondo dell’animo la convinzione dolorosa che quella famiglia ha già troppo sofferto e ci arride la speranza che oramai debba veder fine alle sue pene.
Noi ci auguriamo che la giustizia e le equità dei signori magistrati e della S. V. vogliano dichiarare non luogo a procedimento perchè il fatto non costituisce reato.
Reggio Cal. li 29 Agosto 1888
Il difensore |
Il sig. Colarusso fu rinviato al giudizio del Tribunale Corr. di Reggio che con sentenza del 2 nov. condannò a 50 l. di multa. Il Colarusso produsse appello che si discuterà in Catanzaro verso la fine del corr. anno a’ primi dell’anno prossimo