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rebbe come la personificazione dello Carità, vedesi nella torre di Desio, sul terrazzo che guida alla camera gotica superiore, decorata, com’è noto, col gruppo di Fausto e Margherita del Tantardini, e coi mirabili vetri tedeschi del 1607, del 1683 e del 1689 che vanno fra i migliori che si conoscano di quell’arte.

Quanto al medaglione, benchè in assenza d’ogni data non riesca possibile lo stabilire la provenienza sua anche approssimativamente, e solo leggasi al basso in una cartella ad orecchiette nello stile del rinascimento la scritta: Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi, lo stile del Busti riesce oltremodo perspicuo nella grazia della Vergine dinanzi ai cui piedi stanno sollazzandosi il bambino Gesù e San Giovanni. Nello sfondo angeli oranti e testine alate di divini messaggeri e sul lato destro la figura barbuta di San Giuseppe: più importante sul Iato sinistro una persona con larga giubba e dalla copiosa zazzera sforzesca in cui direbbesi effigiato lo stesso Duca Lodovico il Moro.

£ accenniamo alla scuola del Busti cui si collega pure quella del Briosco e che fu prodiga fra di noi di tanti lavori nella prima metà del XVI secolo, inquantochè al XV secolo e così chiaramente alla scuola dell’Omodeo si appalesa invece ascrivibile altro medaglione, press’a poco delle eguali dimensioni e in candido marmo di Carrara, collocato a poca distanza esso pure dalla tomba De Guzman, e che rappresenta il giovinetto Cristo nella Sinagoga ritto in piedi su una specie di soppalco a gradinate, e cui stanno ascoltando, volgendo le spalle agli osservatori, come usò di frequente l’Omodeo nei suoi bassorilievi, parecchi dottori della Sinagoga drappeggiati all’orientale e con abiti dalle pieghe cartacee.

Poco più in alto altro medaglione ma di terracotta, con busto racchiuso in una specie di conchiglia, rivela esso pure l’arte purissima ed degente del XV secolo, e ricordano l’acconciatura del capo e lo sparato dell’abito i costumi delle gentildonne italiane di quell’epoca.

Sulla bellezza artistica e sull’importanza di questi medaglioni si insiste anzi, nonostante i guasti loro arrecati dal tempo, inquantochè, fatta eccezione di un disco coll’effigie di Filippo Maria