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A queste belle frasi non vi era che rispondere, ed è cotesta una felice proprietà d’ogni discorso che non ha senso nè scopo.

Così fu mutato argomento e la generale attenzione fu recata al vitello, al pasticcio, al castrato ed alla torta. Perchè poi fosse fatto onore alle bottiglie di birra, Gianni Peribingle propose di bere al domani, grande giornata di nozze, e riempì le coppe in giro per trincare con gli amici, prima dì riporsi in cammino.

Ora rammenterete che il nostro Gianni poteva far breve sosta, mentre il vecchio cavallo mangiava la sua biada, e doveva percorrere ancora quattro o cinque leghe: la sera di ritorno, si fermava un altro pochino e poi continuava con Piccina per la via di casa. Cotesto era l’ordine stabilito; nè mai si era mutato in nulla dal giorno che quelle riunioni, erano state immaginate.

Due persone oltre i fidanzati si mostrarono indifferenti all’onorevole brindisi: Piccina, perchè troppo esaltata e commossa per mostrarsi attenta ai convenevoli d’uso, e Berta che si levò ad un tratto prima della fine del pranzo.

— A rivederci, disse Gianni vestendo