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– Pensate se non lo vorrei anch’io, esclamò il carrettiere.
— Vi ringrazio, disse l’omino, voi parlate col cuore sulla mano. E dire che ella non vedrà mai le bambole di sua fattura, che pur la guardano tutto il giorno. È una cosa crudele! Quanto vi debbo per il nolo caro Gianni?
— Per il nolo? vado in collera se ne parlate.
— Ebbene, facciamo a modo vostro, ripigliò l’omino; siete tanto gentile! vi pare che io abbia preso tutto?
— No, vi è qualche cosa ancora.
– Per il padrone? disse Caleb, dopo avere alquanto pensato. Lo sapeva ed ero venuto a posta; ma che volete, ho sempre la testa piena di arche e di simili cose. Non è egli venuto qui?
– No, disse il carrettiere, sarà occupato a far cortesie alla sua bella.
— Ad ogni modo verrà, disse Caleb, perchè mi aveva raccomandato di camminare rasente il muro, e detto che scommetteva dieci per uno che mi avrebbe raggiunto. E si che avrei già dovuto andare a casa! Mi permettete, Maria, di tirare per un istante la coda di Boxer?
– Perchè, Caleb, questa curiosa domanda?