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sposa, nè alcuno di loro. Mancare a quel banchetto sarebbe stato privarsi del più abbondante, del più appetitoso desinare che immaginar si possa, ed il non fare onore alla coppa ricolma che si vuotava in quel giorno di nozze sarebbe stata la maggiore delle omissioni.
Dopo pranzo Caleb intuonò la sua bacchica canzone! Proprio così, come è vero che son vivo, e spero di esserlo un altro anno o due! E come appunto giungeva all’ultimo verso avvenne uno strano incidente. Si picchiò all’uscio ed un uomo entrò senza chieder licenza, portando in testa alcunchè di pesante, che depose nel bel mezzo della tavola a far simmetria con le noci ed i pomi, e poi disse: con mille complimenti del signor Tacleton, che non avendo potuto decidersi a mangiare da sè cotesta focaccia, la manda alla compagnia: e detto ciò se ne andò come era venuto.
Come ben potete immaginare la compagnia non fu poco meravigliata, e la signora Filding, dotata di raro discernimento, suggerì che la focaccia poteva essere avvelenata, e narrò di una certa focaccia che aveva decimato un collegio di giovinette; ma le fu imposto silenzio per acclamazione, e Marina fece a pezzi il dono fra i complimenti e l’allegria. Intanto, prima che se ne gustasse, ecco un’altra picchiata all’uscio e lo stesso messaggiero con un grosso pacco di carta bruna fra le mani, che detto: con mille complimenti del signor Tacleton il quale