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Ora attendeva in un carrozzino i genitori di Piccina, e perchè ritardavano già si mormorava e si temeva. Tutti interrogavano la via, ma qualcuno fece osservare alla signora Filding che ella guardava sempre dal lato opposto a quello dal quale potevano giungere; al che rispose la buona signora che sperava conservare tanta libertà da guardare dove più le piacesse. Alla fine essi giunsero; era una allegra e piccola coppia che trottava sveltamente in un modo tutto proprio alla famiglia di Piccina. Era poi maraviglioso veder questa presso la mamma, tanto si rassomigliavano entrambe.

La madre di Piccina ebbe a rinnovare conoscenza con quella di Marina, e mentre l’una se ne stava dignitosamente sulla sua, l’altra saltellava con le svelte gambette.

Ed il vecchio Piccino, padre di Piccina (a dir vero non è questo il suo nome, ma non monta) pareva fuori di sè, distribuiva strette di mano, pareva credere che una cuffia di parata non fosse altro che mussola ed amido, poco si curava de’ rovesci del commercio dell’indaco, ed anzi disse che era inutile parlar sempre d’una cosa alla quale non vi era rimedio, sicchè la signora Filding ebbe a giudicarlo una buona pasta d’uomo, ma volgare, immensamente volgare.

Non avrei rinunziato per un milione al piacere di veder la nostra Piccina far gli onori di casa in vesta da sposa, il volto illuminato dalla gioia, nè il buon carrettiere ora gioviale e sereno a capo della tavola, nè l’abbronzato marinaro e la sua bella