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tura di chi è stanco ed oppresso penetrò nel vicino viale degli olmi, poco desideroso di ritornare a casa prima che l’orologio avesse suonato.
Piccina rimasta sola singhiozzò in modo da far pietà; di tanto in tanto levava il capo, si asciugava gli occhi ed esclamava che era buono, eccellente! Due o tre volte scoppiò anche a ridere e così di cuore ed incoerentemente, che la povera Tilda ne inorridì.
— Non fate ciò, per amor di Dio! disse ella: vi ha di che ammazzare e sotterrare il bimbo.
— Lo porterete qualche volta a vedere suo padre, Tilda, domandò la padrona asciugandosi gli occhi, quando io non sarò più qui ed abiterò la casa paterna?
— Oh! se vi piace, non dite tali cose, gridò Tilda mandando un urlo che sembrava uscito dalla gola di Boxer, non dite così! Che cosa si è fatto, che cosa si è mai detto per rendere tutta la gente tanto cattiva? oh! oh!
La sensibile, attonita servetta diè un altro forte grido, tanto più forte quanto più a lungo l’aveva contenuto. E forse continuando avrebbe desto il bambino spaventandolo sul serio, se i suoi occhi non si fos-