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stata sotto questo tetto ne fa testimonianza, e questo pensiero mi sarà di conforto quando resterò solo.

— Solo? chiese Tacleton; dunque voi menerete innanzi le cose?

— Voglio, replicò Gianni, offerirle Tunica riparazione che sia in mio potere e liberarla dalle pene giornaliere d’un matrimonio ineguale e dalla necessità di celare ciò che sente. Voglio renderle tutta quella libertà che è in mio potere.

— Offerirle una riparazione? sclamò Tacleton stropicciandosi le lunghe orecchie con le mani; m’inganno, non diceste così al certo.

Il carrettiere afferrò per la giubba il negoziante di giuocattoli e lo scosse come un debole giunco.

— Ascoltatemi, e badate di non ingannarvi su quel che dico; non parlo chiaro forse?

— Chiarissimo, rispose Tacleton.

— Come un uomo che pensa ciò che dice?

— Proprio così.

— Ho passato l’intera notte presso questo focolare, sclamò il carrettiere, qui dove spesso ella usava sedersi a me dinanzi, i dolci occhi ne’ miei. Ho riandata la sua vita giorno per giorno, ho evocata la sua cara immagine in ogni azione della sua esistenza,