Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 109 — |
per ricondurre a casa Marina e la madre, ed il povero Caleb, rimasto solo, sedette presso la figlia accanto al fuoco; l’anima ansiosa e divorata dal rimorso, ripetendo sempre nella sua tacita contemplazione: l’ho dunque ingannata dalla culla per ferirla nel cuore?
Da lungo tempo i balocchi messi in moto per divertire il bambino erano tornati nella loro immobilità. In quella debole luce, in quel silenzio, l’imperturbabile calma delle bambole, i mobili cavalli dall’occhio ardente e dagli irti crini, i vecchi gentiluomini malamente ritti dinanzi le loro case sulle deboli ginocchia, i rompinoci dalle strane fogge, le bestie moltiformi a due a due per la via dell’arca, come scolari in passeggiata, parevano tutti presi da un fantastico stupore all’idea che Piccina potesse essere traditrice e che Tacleton fosse amato.
TERZO GRIDO.
L’orologio olandese suonava appunto le dieci quando il carrettiere si assise presso il proprio focolare, così afflitto e smarrito che il cuculo, spaventato a quella vista,
Il Grillo del focolare | 8 |