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1849 | 65 |
esaltati e, tra questi, un figlio del Preside Calindri1.
Il generale Garibaldi sembra che abbia avuto ordine di retrocedere e portarsi, colla sua legione, a porre l’ordine in quella provincia.
Molti cittadini generalmente presero la precauzione di nascondere gli ori ed argenti.
Diversi canonici regolari lateranensi ed il parroco di S. Giovanni Laterano si ritirarono in un vigna fuori di porta Maggiore collo scopo appunto di tenere in custodia alcuni oggetti di valore.
Nella notte dal 18 al 19 alcuni individui, col vestiario da tiragliori, si presentarono in quella vigna, s’impadronirono degli oggetti di oro e di argento, e malmenarono quei canonici. Il curato riportò una forte ferita in un occhio.
23. — Sul fine della scorsa settimana entrarono nella chiesa di S. Giovanni varii tiragliori ed altri armati con Bezzi, e cercarono Mons. Muccioli, fabbriciero, per avere alcuni oggetti di belle arti che si era di già ricusato consegnare al Governo.
I canonici erano in coro ed a stento i chierici ottennero che non s’introducessero colà.
Avvisato Mons. Muccioli che individui armati cercavano di lui, per una porta segreta se ne fuggì.
Intanto furono tolti varii oggetti e, tra gli altri, un quadro di Raffaello.
- ↑ Il Preside di Ascoli, Ugo Cilindri, dava ordini al colonnello Sorelli perchè troncasse quel moto reazionario. Avvisato che tra gli arrestati era il proprio figlio, ordinò si raddoppiasse l’energia contro gl’insorti.