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Ieri, alle 6 pom., una sezione di artiglieria, tirata da cavalli dei SS. PP. AA., venne a situarsi sulla piazza Colonna e presa, la milizia che l’accompagnava, la parola d’ordine, se ne tornò in Castello.

Tale disposizione del Triumvirato è stata ripetuta anche quest’oggi e sarà stabile. Con ciò si ha anche lo scopo di far mostra di forza in tempi di guerra e di partiti reazionari.

Nella tornata di questa mattina dell’Assemblea Costituente i deputati Gajani ed Antinori insistettero perchè all’istante fossero cacciati via dagli impieghi coloro i quali non avevano aderito alla Repubblica.

Calandrelli ex Ministro della guerra, lesse un rapporto sulla gestione da lui tenuta. Annunziò che fra poco saranno in ordine sessanta cannoni fusi col metallo delle campane requisite.


12. — Ai 9 del corr., sul mezzogiorno, tre sedicenti lombardi (uno dei quali napoletano) si recarono in casa del Console sardo col pretesto di avere i passaporti. Intanto però che l’impiegato del Consolato si ritirò in altra camera, cavarono di tasca i pugnali e minacciarono di trafiggerlo ove non desse loro denaro. Il Console trasse il suo por-1

  1. restato era fra noi il Principale, e quindi esser preferibile la benedizione di Cristo in Sagramento a quella di un uomo che ne facesse le veci». Il Monitore Romano del 9 di aprile termina un primo articolo su questo argomento colle seguenti parole:
    «Si chiederà qual cosa mancava quest’anno alla solennità della Pasqua. Mancava, non per colpa nostra, U Vicario di Cristo: lui partito, rimase il Popolo e Dio».