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Supponendosi autore di tale tradimento il cardinale Antonelli, a Ceccano vennero all’istante presi in ostaggio tre fratelli del cardinale suddetto.

Nella stessa sera, Bezzi carcerò l’altro fratello Angelo Antonelli, che dimora in Roma e lo condusse al S. Uffizio.

Nello stesso giorno fu intimato ai Domenicani di sgombrare una metà del loro locale della Minerva per acquartierarvi una compagnia di carabinieri.

Nella tornata dell’Assemblea del dì 28, il Ministro degli affari esteri annunziò che tutti gli scontri che avevano avuto luogo fin qui tra le truppe italiane e le austriache erano stati sfavorevoli per le armi italiane. Aggiunse che il Governo di Torino si trasportava a Genova per tutelar meglio la difesa del paese. Quel Governo intanto ricorrere alla insurrezione lombarda.

Sterbini annunziò come avvenuta la insurrezione lombarda, nonchè la proclamazione della repubblica del regno di Napoli, cioè nella Terra di Lavoro ed in altri punti. Quindi, da tali favorevoli notizie, tanti milioni d’italiani non doveano trepidare al cospetto di 70 od 80 mila uomini dell’Austria, cui sarebbero mancati altri rinforzi per la guerra Ungarica che la tiene occupata.

Doversi, in ogni modo, sollevare le provincie dello stato romano per accorrere in massa a scacciare l’inimico.

Il popolo chiese armi. Montecchi, membro del comitato, assicurò essere stati mandati in Francia altri inviati per tale oggetto con altri 70 mila