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ed un guardiano di campagna del marchese Canali per sospetti di reazione. Il prete, che si era dato alla fuga, era travestito ed aveva i mustacchi finti.

Nella scorsa settimana furono requisiti gli argenti della Cappella Sistina e Paolina.

Nell’adunanza dei 27 fu decretato di restituire il palazzo detto di Venezia ai Veneziani1.

Vi furono accuse contro il potere esecutivo ed il Ministero per la poca energia fin qui dimostrata.

Sul fine della scorsa settimana la Civica volontaria mobilizzata occupò il locale di S. Marcello dalla parte della porteria.


29. — Nel dì 28, ai confini napoletani, dalla parte di Terracina, alcuni uffiziali romani del corpo de’ pontonieri, essendo andati a bere con alcuni uffiziali napoletani dentro quel territorio, vennero dai carabinieri carcerati. Essi sono: Amadei, Fortuna, Ravioli2.


  1. In questo palazzo, già appartenente alla Repubblica di Venezia, e passato, alla caduta di questa, all’Austria, dimora al presente l’ambasciatore austriaco presso il papa.
  2. Il Monitore Romano del 29 di marzo così racconta questo fatto: «Alcuni ufficiali del nostro corpo d’operazione verso Frosinone cedettero alla tentazione di far qualche brindisi all’Italia coi loro fratelli di Napoli, non badando che questo avvenisse di qna o di là dal confine. Noi accenniamo semplicemente al fatto, lasciando a chi spetta l’incarico di giudicarlo.
        Tre giorni sono furono sorpresi da una compagnia, non vorremmo dire nemica, e fatti prigionieri. Questo fatto avea messo lo qualche allarme il paese: ma dalle ultime notizie sappiamo che ogni cosa è tranquilla, e gli stessi ufficiali s’aspettano d’ora in ora al loro corpo».