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sero 80 sentinelle avanzate con cannoni, pronti a spararsi sugli aggressori, non che quattro compagnie di gendarmi ai Prati.

Si sospettò pure che si volesse assalire la caserma del corpo di riserva a Belvedere. Ma di tutto ciò nulla avvenne.

Il generale Cadorna, che comanda il corpo d’armata italiano, con un Ordine del Giorno, ha annunziato che quanto prima avrebbe fatto l’ingresso a Roma pacificamente1.

Ieri sera, in Trastevere, fu esplosa una bomba e vi fu qualche sconcerto.


  1. Ecco il Proclama del generale Cadorna:

    «Italiani delle Provincie Romane!

          «Il Re d’Italia m’ha affidata un’alta missione, della quale Voi dovete essere i più efficaci cooperatori.
          » L’Esercito, simbolo e prova della concordia e dell’Unità Nazionale, viene tra Voi con affetto fraterno per tutelare la sicurezza d’Italia e le vostre libertà. Voi saprete provare all’Europa come l’esercizio di tutti i vostri diritti possa congiungersi col rispetto alla dignità ed all’Autorità Spirituale del Sommo Pontefice. La indipendenza della Santa Sede rimarrà inviolabile in mezzo alle libertà cittadine, meglio che non sia mai stata sotto la protezione degli interventi stranieri.
          » Noi non veniamo a portare la guerra, ma la pace e l’ordine vero. Io non devo intervenire nel Governo e nelle Amministrazioni a cui provvederete voi stessi. Il mio compito si limita a mantenere l’ordine pubblico ed a difendere l’inviolabilità del suolo della nostra Patria comune.
          » Terni, 11 Settembre 1870.

    »Il Luogotenente Generale
    » Comandante il 1° Corpo dell'Esercito

    » R. Cadorna».