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22. — Ieri, 21 corrente, giornata rimarchevole, come quella che apriva il ventesimo quinto anno della coronazione di Pio IX. Questo avvenimento fu festeggiato, direi cosi, ufficialmente, poichè la popolazione non prese alcuna parte a gioia pubblica.

Soltanto le solite visite di congratulazione, illuminazione, nella sera, degli edificii governativi e stabilimenti pubblici, concerti musicali dei varii corpi militari che, insolitamente, seguivano le ritirate lungo la via del Corso e musica al casino militare. Alle truppe furono distribuiti cinquanta centesimi a testa.

L'Osservatore Romano, messo a festa, espresse caldi voti per poter registrare anche nell’anno venturo le glorie del pontefice e re.

24. — Il cardinale Guidi, arcivescovo di Bologna, domenicano, è uno dei più dotti del sacro collegio. Questi mostrò molto coraggio civile nelle adunanze sinodali arringando, con paroli autorevoli e libere, colla vera impronta del «Non erubesco evangelium». Egli, nell’ultima adunanza, si pronunziò fermo ed energico oppositore del dogma della infallibilità del Papa, del che molti dei Padri furono scandalizzati.

Il Papa, dopo che fu terminata l’adunanza, lo fece chiamare a sè e lo rampognò, ad alta voce ed aspramente, dello scandalo dato; ma il dotto arcivescovo rispose che tanto gli dettavano la coscienza, le nozioni teologiche, la propria convinzione ed il bene stesso della S. Sede e della sacra persona sua.

Tutta la città conosce ciò e se ne parla dovunque, senza mistero, con gl’inerenti commenti.