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fanciulli trucidati, come è a tutti noto, nella villa Cecchini e nel casino Aiani, ed inoltre vi rinunziarono con la supplica avanzata al 3. Padre dalla maggioranza degli uffiziali del corpo.

Quindi, la sovrana clemenza, se pur potrebbe dirsi tale in comitato di siffatte circostanze, non volle far uso del suo attributo, che, come Principe Ecclesiastico, avrebbe assai bene armonizzato col suo evangelico carattere.

Lo spirito pubblico ne fu profondamente scosso e la Polizia, temendo qualche disordine, adottò precauzioni straordinarie.


1° Dicembre. — Persone degne di fede smentiscono che il perdono chiesto alla uffizialità degli zuavi sia stato un atto volontario dei condannati, ma imposto dai loro confessori, e credono la lettera del Monti al Papa sia stata scritta sotto la stessa pressione od improvvisata1.

Il pubblico parla ancora con sentimento di commiserazione dei due giustiziati e di esecrazione contro il Governo.

Si ravvisò poco conveniente che gli zuavi presenziassero il luogo del supplizio.


  1. Allude ad una Lettera scritta di proprio pugno da Giuseppe Monti e consegnata davanti a testimonii per essere presentata al Santo Padre dopo l’esecuzione della pena capitale a cui era stato condannato.
          Quale fosse lo scopo di essa, fatta publica per le stampe ognuno comprende, e che fede meriti dice più avanti, e senza ambage, il Roncalli.