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che non riusciranno. Intanto, gli era di consolazione che da tutte le parti accorressero buoni credenti per difenderlo».


24. — Circa le 2 antimeridiane del 23 si videro passare per la città quattro carri di soldati feriti, diretti verso l’ospedale militare.

Alcuni dissero che fosse il risultato di uno scontro coi briganti. Altri però, meglio informati, assicurano che una compagnia intiera di soldati indigeni, nella notte, aveva disertato e che verso il confine s’impegnò colle armi contro zuavi e legionarii, i quali volevano respingerli.

Naturalmente, si ebbero a deplorare varii morti e molti feriti.

Del resto, lo spirito delle truppe mandate al campo è pessimo, e si dubita che ad una prima mossa seguiranno l’esempio.


12 Luglio. — I Borbonici sono sempre impazienti dell’ora del cimento: uno di essi fu arrestato con varie fotografie del re Francesco II.

D’altra parte, si sente che un Comitato italiano insurrezionale ha preso nuova vita, e che alcuni membri sono romagnoli.

Sui primi della cadente settimana s’introdussero in Roma sei romagnoli artisti, i quali, per quanto si assicura, presero concerti col suddetto Comitato.

E dalle indagini fatte, indipendentemente da quelle che sta praticando la Polizia, si potè conoscere che il Renzi, notissimo rivoluzionario, è uno che appartiene al Comitato; che è in Roma ed abita presso S. Bartolomeo all’Isola in Trastevere.