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Se ne ignora il risultato.
Lettere particolari di Avezzano annunziano che è passato per colà, diretto a Roma, il P. Pantaleo, cappellano di Garibaldi, alla testa di 500 insorti.
Presso Montelibretti, il giorno 13, vi fu sanguinoso combattimento tra zuavi ed insorti.
Furono veduti entrare in Roma circa 10 carrozze cariche di feriti zuavi.
Si dice che gli insorti ieri abbiano occupato Ceprano.
Velletri, essendo minacciata dagli insorti, il delegato inviò il suo equipaggio a Roma ed è pronto a fuggirsene.
28. — Matteini, computista del principe Pallavicini, ha una vigna vicino alla porta S. Paolo.
Il di lui figlio Romeo diede luogo a sospettare alla Polizia che colà vi fosse un deposito di armi.
Infatti, nel giorno 23, acceduta la forza, trovarono circa 40 o 50 individui, che, immediatamente, arrestarono e quindi requisirono tre cani di carabine, accette a due tagli, nonché la somma di trentamila franchi.
Naturalmente, tali armi e denaro dovevano servire per gli insorti della sera.
Nel giorno 25, in Trastevere, fu ucciso, proditoriamente, da una finestra, con un colpo di carabina alle spalle, un zuavo mentre passava coll’ordinario.
Sospettandosi che incontro a S. Gallicano, in un casino isolato di Lungaretta, numero 32, dove vi sono i lanai di Giulio Aiani, fabbricatore di pannine, e dove trovavansi riuniti alcuni popolani ad un pranzo,