Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/592

566 diario roncalli

I Gesuiti sono in grande attività, e sembra che si occupino a prendere tenebrosi concerti e a diramare istruzioni segrete.

La loro casa religiosa è sempre inondata da vescovi e preti stranieri.

Gli uomini di buon senso ritengono che Napoleone non potrà rimanervi indifferente e tollerare in buona pace che si alimenti così sfacciatamente il focolare della reazione, che, come nessuno ignora, ha per base di concentrarne le scintille nel suo impero, per quindi farne la esplosione.


4. — I patriarchi, arcivescovi e vescovi dell’orbe cattolico nell’Annuario pontificio sono segnati nel numero di 730.

Di questi, per il centenario, vennero a Roma 417.

Si trascrivono alcuni aneddoti relativi alle funzioni.

Nella processione della canonizzazione cadde, per tre volte, lo stendardo del beato Pietro Arboes, capo della inquisizione, ed alcuni dissero che Iddio stesso era sdegnato di tale canonizzazione.

Nel tempo della messa s’incendiarono, nella Chiesa, due tendine, ma subito furono smorzate.

Si strappò la fune di un lampadario e cadde senza recar danno.

II cardinale Bofondi, scendendo dal trono pontificio, sbagliò uno scalino e cadde lungo per terra.

Dopo il pontificale, un giovane veronese, di circa 30 anni, tentò di suicidarsi tagliandosi le vene del collo; ma la ferita non fu mortale.