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alcuni, con vera audacia, ai quartieri degli zuavi e dei legionari esteri.

Una copia si leggeva, con molta ansietà, da un gruppo di persone, a piazza Traiana.

Un gendarme, passando, domandò che cosa fosse. Oli fu risposto che era un Invito sacro, e così proseguì il suo cammino, senza occuparsene.

Intanto, si procedette ad arresti d’individui sospetti.

Uno di questi, nello stesso giorno (Domenica), fu arrestato vicino alla Pace, e mentre i gendarmi lo assicuravano, gridava che Roma, quanto prima, doveva essere la Capitale dell’Italia.

Gli impiegati di Governo hanno otto giorni di esercizi spirituali obbligatori nella Chiesa del Gesù, a porte chiuse.

Il padre Curci, gesuita, è uno dei predicatori.

Ier l’altro disse che forse era l’ultima volta che loro predicava poichè la rivoluzione incalza vieppiù ed è pressochè alle porte di Roma.

Egli essere rassegnato a tutto ed anche a spargere il suo sangue.

Però, deplorare gli impiegati, che si troveranno in posizioni scabrose, ai quali certamente è riserbato di subire le conseguenze funeste.


7 Maggio. — Pio IX, come è noto, nelle ore pomeridiane, andò a trottare al Pincio, e colà discese e prosegui a piedi entrando nel Corso, fino a piazza di Venezia.

Camminò sempre accompagnato da pochi mascalzoni od accattoni, in un silenzio sepolcrale, e si