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 1867  559

Si fece qualche altro arresto politico.

Si parla di un Lenzi, padre e figlio.

Sembra potersi assicurare che, presso Bagnorea, quattro compagnie di pontifici volevano impegnarsi contro alcune centinaia di emigrati, minaccianti sul confine; ma che le truppe regolari italiane impedirono qualsiasi attrito.

Si aggiunge che anche ad Isoletta, presso Ceprano, vi fu qualche minaccia d’invasione, e che quel governatore s’interpose, ufficiosamente, onde non avvenissero inconvenienti.

Si vuole che il Governo, informato della influenza esercitata da quel governatore, l’abbia sospeso dalle sue funzioni.


7 Marzo. — Anche nel corpo degli zuavi il Governo sembra che trovi argomenti di diffidenza.

Nella sera dei moccoletti un carrettone (il più alto che vi era), con entro zuavi, fu inseguito dai gendarmi ed obbligato a spegnere i bengala che incendiavano con i tre colori italiani.

Fuochi di bengala a tre colori furono fatti in varii punti del Corso a piazza di Venezia, Popolo, ecc.


20. — Per la festività di S. Giuseppe, il Governo adottò misure di precauzione onde prevenire qualsiasi dimostrazione politica.

Diramò circolari alle presidenze regionarie per straordinaria sorveglianza dalla notte precedente a quella posteriore.