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» Dalla Residenza del Comitato Esecutivo, li 21 febbraio 1849.

G. Armellini.

A. Saliceti.

M. Montecchi».



22. — Il Ministero, nell’Assemblea di questa mattina, facendo seguito alle precedenti notizie di Ferrara, partecipò che, per mezzo di altra staffetta, giunta da poco, si annunziava che gli Austriaci erano entrati a Ferrara, e che quella infelice città si era dovuta assoggettare alle condizioni impostele, ed aveva sborsato la somma, ed innalzati gli stemmi pontificii, onde evitare il bombardamento ed il saccheggio.

Il generale austriaco dichiarò di permettere l’uscita dalle porte a qualunque cittadino, ma tale promessa non fu punto attesa.

Il Preside Mayr fuggì dalla città, e stabilì il governo ad Argenta.

Il medesimo, nel suo rapporto, soggiunge, che per ora le truppe austriache non presentano indizio di avanzamento.

Il Ministero, inoltre, interpellato se conoscesse alcun movimento di truppe napoletane, come alcuni facevano supporre iniziato, rispose non aver notizia alcuna ufficiale su di ciò.

Nella stessa tornata il rappresentante Costabili, di Ferrara, propose di abbassare le campane delle chiese per fonderne cannoni.

Il progetto non fu discusso.