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502 | diario roncalli |
a ben sperare sul vicino esito della causa comune di riscatto1.
6 Febbraio. — Nella sera dei 2 corrente, in una osteria presso piazza Barberini, Gioacchino Briatti, muratore, alquanto rallegrato dal vino, si mise a cantare alcune canzoni papaline in onore di Pio IX.
Uscito tranquillamente, e direttosi verso la croce dei cappuccini, colà fu assalito da due sconosciuti, rimproverato dei canti e pugnalato.
Morì nel giorno seguente, senza voler denunziare gli assassini, che disse di aver conosciuto.
I liberali mandarono alcuni fogli stampati alle locande e ai particolari domicilii dei forestieri venuti in Roma per godere del carnevale.
Con questi erano pregati a non prender parte al carnevale, poiché i Romani si trovavano in lutto politico.
In seguito a che, varii forestieri, prudentemente, preferirono di partire dalla capitale.
Nelle domeniche e nei venerdì vi fu il solito passeggio animato per il Corso, assai più numeroso dei giorni di carnevale.
Per il Corso, durante il carnevale, si videro due o tre carrettelle e carrettoni con individui ornati dei colori bianco-giallo.
Ciò mosse ad indignazione i liberali che declamarono altamente.
- ↑ Il Comitato rivolse preghiera di astenersi dai divertimenti carnevaleschi anche agli ufficiali e ai soldati francesi.