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484 | diario roncalli |
23. — Proclama del Comitato nazionale romano:
- «Romani!
«Il vostro mirabile contegno durante il Carnevale è una nuova prova dei vostri sentimenti e del vostro patriotismo. Il Corso ed i festini in altri tempi sì gai e festevoli non furono rallegrati dal brioso popolo romano, che li abbandonò ad una ciurma comprata, ad una gente senza nome a senza patria. Lode al Patrizio che segui il vostro esempio.
» I forestieri qui raccolti in gran numero videro co’ proprii occhi la bordaglia su cui poggia il Governo clericale. La portentosa impudenza dei vostri
- »Roma, li 22 di giugno 1863.
d’oro e favori, e raccolto il primo con parentevoli cure dal Parroco nel Cenobio di S. Lorenzo fuori le mura? Non siete tuttodì testimoni di nuove trame e di nuovi briganteschi apparecchi aiutati o favoriti dai preti?
» Romani! Se un potente straniero non vi consente d’insorgere per liberare la città vostra da tanta vergogna, che almeno non si dica, che Voi la tollerate. 11 vostro sdegno, l’ira vostra pesino implacabili su questi banditi nemici, non meno della Patria Italiana, che della stessa umanità. Ogni rapporto, ogni riguardo sociale sia rotto tra Voi e i partigiani del Borbone. Fate deserto intorno a questi mostri d’iniquità! Sfuggiteli come lebbrosi; ove pongono il piede abbiatelo per luogo contaminato. Una barriera insormontabile deve dividervi da essi; poiché un popolo geloso della sua civiltà, della sua indipendenza, e chiamato ad alti destini, non può avere alcun contatto con uomini che vivono di sangue e d’infamia.
» Così operando mostrerete all’Europa che nella soggezione straniera e pretina non perdeste, nè potete perdere il sentimento del vostro onore, della vostra dignità.
» Viva il Re, viva l’Italia.
» Il Comitato Nazionale Romano».