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Gli organi del Comitato nazionale dicono che gli spari furono 101.

Nella sera dei 22, circa l'Ave Maria, presso la piazza della Maddalena, dove era l’esposizione del Santissimo, si sparò un forte petardo che danneggiò lievemente il muro.

A 23 ore dello stesso giorno, a S. Marco, se ne esplosero altri due fortissimi.


2 Agosto. — Al Vaticano si riflette che in Sicilia, nell’Alta Italia e nel Parlamento circolano voci di scisma.

I palatini dicono che il Papa ne è afflittissimo.


9. — Nella sera del 1° corrente vi furono, per la città, varii fuochi di bengala.

Nella mattina dei 2 fu trovata una bandiera tricolore al palazzo di Venezia colla iscrizione «Fuori lo straniero; libera proprietà di Vittorio Emanuele».

Nella sera altri fuochi di bengala.

Nella mattina dei 3 si trovarono coccarde attaccate allo stabilimento del S. Monte di Pietà.

Nello stesso giorno fu inalberata una grande bandiera sul monte Testaccio.

Nelle ore pomeridiane si videro due cani per il Corso e via Condotti, col manto bianco e giallo, aventi sulla testa cappellini da prete ed un buzzico di latta alla coda.

Nelle ore pomeridiane e nella sera vi furono numerosi botti, bengala a Ripetta, piazza Barberini, via della Croce, delle Carrozze, ecc.