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7 Giugno. — Ai 5 il vescovo di Tulle predicò al Colosseo e parlò de omnibus rebus et de quibusdam allis.

In fine della predica si gridò: «Viva i preti, viva la Francia» ed alcuni: «Viva Pio IX, Pontefice e re».

I cardinali, vescovi, presenti in Roma fino al giorno 4 sono 302.

Immenso poi è il numero di preti francesi e spagnoli. Tutti si vestono e si trattano colla più grande semplicità.

Alcuni di questi declamarono pubblicamente sul lusso del clero romano, laddove si era fatto creder loro che vivessero meschinamente.


28. — Nella sera dei 23 corrente partì il reggimento 62° di linea francese alla volta di Civitavecchia e Parigi, quello appunto che si distinse nella battaglia di Solferino e che conserva la bandiera tutta crivellata da palle.

Alla piazza di S. Pietro, e fuori di porta Cavalleggeri, furono abbracciati e salutati da una moltitudine di Romani, e così fraternizzarono clamorosamente tra i bicchieri, alle grida di «Viva la Francia, viva l’Italia, viva Vittorio Emanuele».

Nella mattina dei 24, anniversario della battaglia di Solferino, si trovarono attaccate per la città, col solito mezzo della creta, migliaia di bandierette tricolori in cotone ed una immensità d’iscrizioni, a grossa stampa, della grandezza di un foglio comune, in cui si leggeva «Viva i prodi di Solferino, viva Roma capitale d’Italia e sede del Cattolicismo, viva