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466 | diario roncalli |
Naturalmente, fu colà inviata molta truppa con pattuglie di cavalleria.
I gendarmi, volendo impedire ad alcune signore emblemi di Savoia, di cui erano ornate, dai Francesi furono fatti allontanare, ed allora si applaudì a quelli e si fischiò strepitosamente agli altri.
Al cadere del giorno, la turba attraversò il Campidoglio e pervenne alla piazza del Gesù, dove tranquillamente si disciolse (1).
Intanto, incontrò qualche maschera con quattro zuavi, e li salutò con fischi ed urli infiniti. La stessa sorte toccò al cardinale Altieri mentre rientrava nel suo palazzo.
II generale de Goyon, sospettando che i passeggiaci al Foro Romano, ieri, venerdì (vacanza di carnevale), andassero per il Corso, presi concerti colla Polizia, alle 3 pomeridiane, lo fece occupare da varii battaglioni, ed i soldati, fino a mezz’ora di notte, impedivano il passaggio tanto alle carrozze, quanto ai pedestri, permettendo a stento il tragitto da una strada all’altra.
Nelle piazze si formarono forti depositi di truppa, e numerose pattuglie ne perlustravano le adiacenze.
La tranquillità pubblica non fu menomamente turbata; una tale misura destò generale ilarità, e presentava un bello spettacolo la lunga via del
la France n’ombrageait pas la tiare, la tiare serait immédiatement foulée aux pieds.... Ne nous le diasimulons pas: le jour où la France évacue et laisse le saint-père seul en face de ses peuples, le gouvernement temporel tombe et s’écroule» (Le Moniteur Universel, 4 mars, 1862, pag. 303).