Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/484

458 diario roncalli

licos, ductore Presbytero catholico», ritornò a Roma e sinora, per quanto si sa, non soffri alcuna molestia.

L’abate professore Passaglia prosegue a stare tranquillamente a Roma presso madama Foliambe, già sua penitente, doviziosa inglese protestante, che, per di lui mezzo, venne alla religione cattolica.

Si dice che il medesimo già da qualche tempo sia stato nominato da re Vittorio Emanuele suo ambasciatore straordinario per trattare colla S. Sede sulle attuali vertenze e che abbia la garanzia personale dell’Inghilterra.

Intanto, però, i suoi aderenti sono perseguitati dalla Polizia.

Nella mattina dei 5 corrente, a pieno giorno e sulla pubblica via dei Fornari, fu arrestato, mentre si recava a celebrare la messa, l’abate D. Giusto Simonetti, professore di filosofia in Propaganda e tradotto a piedi alla Madonna delle Grazie, dove è il carcere degli ecclesiastici.

Si fece al medesimo una perquisizione col sequestro di alcuni scritti.

Egli era in molta intimità col Passaglia e col padre Papi, dei chierici regolari, che fu arrestato tempo addietro.

Fu similmente fatta domiciliare perquisizione ad un Tassi, chirurgo, non che ad un Cugnoni1, bibliotecario della Vaticana.


  1. Giuseppe Cugnoni, professore nella R. Università di Roma, presidente della Società romana di storia patria, scrittore assai stimato dai cultori dei buoni studi, era molto amico del Passaglia.