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448 | diario roncalli |
Uno Scala, figlio dell’archivista del ministero dell’interno, si adornava di una cravatta biancogialla con la croce di S. Pietro, facendone pompa.
Due compagni, un Ramponi ed un Silvani, lo appostarono e gli diedero una scarica di bastonate
- » Roma, 9 giugno 1861.
» E noi che le lontane età chiameranno avventurosi perchè contemporanei a quel Grande, noi che aspirammo le nobili emanazioni della sua mente, e lo secondammo con le emanazioni del cuor nostro, noi dobbiamo con un ricordo perenne tramandare ai posteri il segno di quell’intimo legame che ebbe l’Italia col suo statista, tanto nella vita che nella morte di lui. Roma era il punto eccelso a cui mirarono i sublimi e finali intendimenti di quel massimo instauratore dell’Italia, ed è doveroso che Roma si faccia iniziatrice di una nazionale contribuzione per un monumento di riconoscenza al defunto incomparabile.
» Il Comitato Nazionale Romano si fa quindi a promuovere le contribuzioni per un monumento al Conte di Cavour da erigersi nel Campidoglio, od in qualunque altro luogo che sia per designarsi dal Parlamento Italiano.
» Esso Comitato s’incarica di raccogliere, per poi depositare nella Banca di Torino, le contribuzioni della città e paesi tuttora sottoposti al dominio pontificio, ed ha fiducia che le altre città divenute libere concorreranno unanimi alla impresa nel modo che stimeranno migliore.
» Sarà ricevuto, con la moneta del ricco e dell’agiato, anche l’obolo del povero. L’oblatore contradistinguerà la sua offerta con un motto o una cifra di convenzione, col quale motto o cifra verrà depositata nella già detta Banca e pubblicata nei giornali. Alla enunciata cifra o motto potrà l’oblatore sostituire il proprio nome a suo tempo.
» Le ulteriori norme per procedere alla raccolta delle oblazioni verranno pubblicate con altro avviso.
» Il Comitato Nazionale Romano».