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1861 | 441 |
Si sparse voce che nella sera avrebbe avuto luogo un’altra dimostrazione politica. Quindi si adottarono misure preventive ed i gendarmi rimasero fino a notte avanzata in numerosi appostamenti, specialmente per la via del Corso.
Nulla si verificò.
Si dice che il Comitato italiano romano invitò ad un lutto di tre giorni per la morte del conte di Cavour (avvenuta il 6 del corrente), cioè dei giorni 8, 9 e 10, consistente nell’astenersi dai pubblici spettacoli e nel passeggio per il Corso nella domenica 9 corrente.
Infatti, nelle indicate tre sere, i teatri furono quasi vuoti, come del pari il Corso.
La ballerina di Alibert, Ernesta Wuthier, che è in fanatismo per l’abilità e pei principii liberali, aveva avvisato il pubblico, da tre giorni, che avrebbe avuto luogo la sua beneficiata la sera dei 10 corrente.
Per il lutto di Cavour si astenne dal ballare nelle sere dei 9 e 10 corrente col pretesto di essere incomodata, e trasportò la sua beneficiata alla sera degli 11.
Nella mattina dei 10 corrente, alle ore 8 antimeridiane, parti da Roma il principe di Piombino.
La Polizia adottò alcune precauzioni temendo qualche dimostrazione. Molti gendarmi perlustrarono le vicinanze del suo palazzo, il Corso e specialmente la porta del Popolo.
Però, fuori della medesima andarono molte carrozze ed altri individui a piedi per salutarlo.
Si dice che, per ordine Sovrano, gli fu proposto di ritrattarsi legalmente per la firma apposta agli