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1861 | 433 |
vunque, coccarde italiane e stemmi di Vittorio Emanuele a centinaia, con sonetti analoghi, non che grida strepitosissime di «Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia, viva Napoleone, viva Garibaldi, viva l’Italia».
I plaudenti promotori, che erano sul fine della sala, si calcolarono a 150.
Varie signore si videro ornate dei colori italiani e si unirono ad applaudire.
II cardinale Altieri, che assisteva all’accademia, in qualità di presidente, fuggì sgomentato, ed alcuni soci imitarono il suo esempio.
La rappresentazione fu interrotta; si annunziò che non si sarebbe proseguita, e poco dopo la sala si vuotò tranquillamente.
La Polizia ora agisce energicamente per conoscerne i promotori1.
In seguito alla perquisizione fatta nell’ospedale di S. Spirito, nel giorno 4 maggio, molti medici e chirurgi si trovarono compromessi.
Ultimamente, la Polizia determinò di esiliare i forestieri e vincolare di precetto i Romani.
Negli scorsi giorni eguale perquisizione, ma senza risultati, venne eseguita nell’ospedale di S. Giacomo in Augusta.
- ↑ Simile, ma più solenne, dimostrazione liberale si fece, in quei giorni, all’Accademia Filarmonica, che oggi si vanta della presidenza onoraria di S. M. il Re, onde fu chiusa, poco dopo, per ordine diretto di Pio IX