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 1861  431



25. — Ai 18 del corrente, il cardinale Vicario pubblicò un Invito Sacro per un triduo alla Madonna sotto l’invocazione Auxilium Christianorum.

Accennò in esso che: «quando stretto il popolo di Dio dalle armi assire, capitanate da Oloferne, invocava il divino soccorso, fu salvato da Giuditta. Questa invocazione ricordare la vittoria della fede e il più recente trionfo del settimo Pio dopo tanti travagli e sofferte violenze. Queste ora ripetersi sotto aspetto anche più fiero e più simulato».

Il triduo fu fatto, come nello scorso anno, nella chiesa di S. Maria sopra Minerva, nei giorni 22, 23 e 24. Numerosissimo fu il concorso dei fedeli.

Furono pronunziati discorsi analoghi alla circostanza e tutti d’interesse politico.

Si declamò che «da Gesù Cristo in poi tutti i d i lui rappresentanti in terra ebbero un Giuda che fece loro trangugiare un calice amaro, ma che la feccia della bevanda fu riserbata sempre al traditore stesso.

» Anche oggi vi è un Giuda, un traditore che ha propinato l’amara bevanda al nono Pio, ma forse questo Giuda dovrà trangugiare la feccia».

Nell’ultimo giorno, il predicatore, che fu sempre un domenicano, parlò con egual calore accennando alla potenza di Maria.

«Rammentate (egli disse) quel potente che con le baionette, avendo conquistato milioni di sudditi, aspirava a conquistare e comandare il mondo intero, perseguitando la Chiesa, per potere di Maria, si vide costretto a morire disperato sopra un’isola».