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1861 | 429 |
interno tra componenti l’ospedale, due o tre pugnali, una pistola con munizione e polvere. Osservarono, inoltre, sui muri, irriverenti e sediziose iscrizioni, tra le quali «M.... a Pio IX, Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia».
La perquisizione durò sino a notte e si sequestrarono molte carte.
Non si procedette all’arresto di alcuno perchè queste furono le superiori disposizioni.
Del resto, lo scopo principale della operazione era di trovare gli indirizzi che girano per Roma, l’uno diretto a Napoleone per far cessare l’attuale stato di cose, l’altro a Vittorio Emanuele perchè, senza ulteriore indugio, venga a Roma.
11. — Nella mattina dei 5 corrente, per la città, si trovarono attaccate ai muri ed a qualche obelisco coccarde tricolori.
Il modo fu ingegnoso poiché erano lunghe fettuccie bianco-rosso e verde raccomandate alla creta. Tali pallottole, gittate facilmente ed attaccantisi alle pareti altissime, si trovò difficoltà di abbassarle.
Se ne rinvennero agli obelischi della Trinità dei Monti, di piazza Navona, alle facciate delle chiese di S. Apollinare, di S. Eustachio, ecc.
Da vario tempo, nei teatri gli spettatori applaudono strepitosamente a qualsiasi concetto o parole in senso italiano.
Ai 7 corrente, al teatro Valle, vi fu la serata a beneficio dell’attore Bellotti-Bon. Alla fine furono gettati sul palco due mazzi di fiori, l’uno bianco e l’altro rosso.