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 1861  427

Si osservò che molti si astennero dal fare l’illuminazione.


20. — Nella mattina dei 14 corrente furono trovate affisse alcune satire in varii luoghi della città. Consistevano in pitture rappresentanti un catafalco, sopra il quale era il triregno, circondato da torcie gialle, sotto il teschio di morte con l’iscrizione «Fine», cioè alludeva alla morte e fine del Governo temporale.

I Gesuiti avevano scudi cinquemila di rendita in consolidato nominativo. Lo convertirono in cartelle al portatore.

Hanno venduto il Macao, la Vigna Alberoni, fuori di porta Pia, i terreni contigui alla Chiesa di S. Sabba e di S. Eusebio e la stamperia della Civiltà Cattolica.

Il generale de Goyon imballò i suoi effetti, e si assicura, generalmente, che sia stato richiamato.

Allo studente Del Frate, arrestato nella sera dei 12 corrente, fu dato il cavalletto che gli portò le conseguenze di uno sbocco di sangue dalla bocca.

Questa mattina, circa le 10 antimeridiane, alla Sapienza fu esposta una grande bandiera tricolore, lunga 6 palmi e larga 3, riquadrata precisamente nella finestra della scuola della facoltà medica del professore Scalzi.

Quindi, per le scale e nella stessa scuola, si sparsero coccarde di lana tricolori con foglietti di carta aventi da una parte la seguente iscrizione: «Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia» e dall’altra lo stemma di Savoia.