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Si assicura che vi furono cinque o sei feriti, tra cui un gendarme.

Alla piazza della Rotonda fu collocato un grandioso quadro trasparente, lineato dal prof. Gagliardi.

Esso rappresentava l’obolo di S. Pietro, con varie figure allegoriche, cioè S. Pietro, con le chiavi, che copre col suo manto Pio IX. Alcune potenze che sostengono il triregno e versano denaro; la Fede con l’eresia sotto i piedi, la cui ultima allegoria alcuni riferivano a Vittorio Emanuele.

Quindi si leggeva:

Gli odierni portenti — conferman la fede
Che salda non crolla — di Pietro la sede
Che Cristo ha formato — che Cristo sostiene
Date obolum Petro.


Circa le 8 pomeridiane, mentre la moltitudine si era quivi affollata, l’esplosione di una bottiglia, ripiena di polvere, pose tutto in scompiglio. Fu anche lanciata una bottiglia di acqua di ragia al trasparente per incendiarlo.

A Borgo fu esposto altro trasparente in cui vedevasi S. Pietro in carcere, protetto da un angelo.

L’allegoria alcuni la riferivano ai Francesi che tengono il Papa come in carcere.

In Ghetto fu obbligatoria. Del resto, presso S. Carlo al Corso, piazza di Spagna, piazza del Fico ed altrove furono sparati varii grossi petardi per intimidire la popolazione.

Però, a piazza Colonna, alla Maddalena si erano formate piazze di armi, e numerose pattuglie francesi e pontificie vegliavano per il buon ordine.