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424 | diario roncalli |
Tacete, o stolti, che se Iddio finora |
30. — Il ministro delle armi adunò a Roma tutti i suoi zuavi che erano nella provincia di Frosinone per schierarli sulla piazza di S. Pietro alla benedizione del giorno di Pasqua.
Si dice che abbia intenzione di eccitarli, unitamente ai soliti plaudenti romani, per fare una dimostrazione dopo la benedizione, con grida e battute di mano, come fece il popolo nel 1847.
I zuavi arrivarono a Roma nel giorno 27.
Nelle ore pomeridiane dei 25 (giorno della Madonna) il Papa si recò al Pincio e, disceso dalla carrozza, passeggiò per alcun tempo.
Alcuni zuavi si provarono di fare una dimostrazione al Papa; ma non trovarono eco.
Nella mattina di Pasqua, sulla piazza di S. Pietro, dopo la benedizione, i soliti plaudenti e zuavi promossero evviva a Pio IX. La dimostrazione riuscì debole e di brevi momenti.
13 Aprile. — Ieri, anniversario del ritorno di Pio IX da Napoli e della sua incolumità nel disastro di S. Agnese, i fautori degli applausi promossero una dimostrazione consistente in luminarie doppie di gas per il Corso e per la città in trasparenti.