Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/439


 1861  413

mile allo stolto che si uccide per timore della morte vicina, il governo pontificio affretta con queste insanie la sua fine.

»Voi, o Romani, manifestaste abbastanza l’animo vostro: le vessazioni della polizia, gli appostamenti di truppe papali, i recenti ordini sanguinari di De Merode, le disposizioni d’inferocire sul popolo in caso di qualsivoglia assembramento, nulla varrebbero se fosse necessario l’esporsi a sacrifici di sangue: ma l’Italia non chiede questo da Voi, e vi chiede invece calma e pazienza.

» Calma adunque e pazienza ancora per poco: se coloro che si dicono cattolici non han ribrezzo di continuare nelle ingiustizie e danneggiare, senza alcun pro i loro simili, tocca a noi, figli della Libertà e del Vangelo mostrare al mondo che siamo veramente degni di uscire da tanta servitù, da noi sopportata con animo forte e civile.

» Roma, 22 Febbraio 1861.

» Il Comitato Nazionale Romano».


23. — Visita di Francesco II al Papa.

Per leggera indisposizione di salute, soltanto nella mattina dei 19 corrente, a mezz’ora dopo mezzo giorno, Francesco II si recava ad ossequiare il Santo Padre unitamente alla regina.

Aveva quattro carrozze, ed egli era vestito con una uniforme semplice da generale e la regina con abito nero.

Le strade che percorse, specialmente al ritorno, che fu alle 2 1|2 pomeridiane, si trovarono piene di popolo.