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narie; li mandò per le case e molti ne affisse per Roma.

Il concorso fu ben tenue a S. Pietro. L’illuminazione nella sera fu bastantemente numerosa.

Ecco l’invito:

«Romani!


«La città vostra, maestra già di tutti gli errori, quale fu mentre giaceva immersa nelle tenebre del Gentilesimo, addivenne poi discepola docile della verità, allorché Pietro su di essa ebbe fondato l’infallibile Cattedra della Cattolica unità.

» I padri vostri ivan superbi di un santo e nobile orgoglio nel possedere sì gran tesoro, e riputarono grande ventura il poter ossequiare da vicino divotamente questa Cattedra augusta ed accoglierne obbedienti gli oracoli.

» In questa collocarono la grandezza e la gloria vera di Roma, che la sottrasse tante volte alle ruine dei barbari e del tempo, alle quali soggiacer dovettero le altre famose antiche città, delle quali ora si disputa perfino del luogo.

» Pertanto, ricorrendo ai 18 di gennaio il solenne anniversario della fondazione di questa cattedra reverenda, voi accorrete in sì fausto giorno alla tomba del glorioso Principe degli Apostoli, veneratene riconoscenti le sacre ceneri.

» Quivi la vostra prece sia prece di pace. Pregate pace alla Chiesa Cattolica osteggiata, pace al Sommo Pontefice, travagliato amaramente dai tanti disgusti, pace a tutto il mondo cristiano, pace infine ai fratelli che ciechi perseguitano i fratelli.