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L’Incaricato, dicesi, partirà domani, o nel giorno 12 corrente.


15. — Nella sera degli 8 corrente la Polizia chiamò a sè circa 40 dei principali promotori della dimostrazione all’Incaricato di Sardegna, conte della Minerva, e disse loro di ritenerli responsabili di qualsiasi inconveniente si fosse verificato nel giorno susseguente, allorquando aveva luogo la partenza dell’Incaricato suddetto.

Intanto il generale francese aveva fatto, precedentemente, un suo Ordine del Giorno alle truppe, esponendo che l’Incaricato di Sardegna, prima di partire da Roma, voleva una dimostrazione di simpatia. Quindi doversi adottare misure di precauzione perchè l’ordine pubblico non venisse alterato.

Per tale effetto, ad un’ora pomeridiana del 9 corrente, varii corpi di truppe pontificia e francese occuparono la via Borgognona, dov’è la residenza dell’Incaricato e le altre adiacenti, e si formarono depositi nelle vicine piazze. Si chiusero i transiti delle strade conducenti a quella di Borgognona; si fecero chiudere il caffè Nuovo e l’altro sull’angola di via Frattina, e si vietò l’uscita dalle porte del Popolo, Angelica e Salara. Un battaglione francese fu situato sulla piazza del Popolo e due plotoni di gendarmi e dragoni pontifici al Ponte Molle.

L’Incaricato aveva fissato la sua partenza alle 3 pomeridiane, colla idea di staccare dal Corso e proseguire fino al Popolo. Quindi una moltitudine immensa aveva occupato il Corso, come in una delle più brillanti giornate di carnevale: a quella si unirono carrozze.