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Naturalmente, non si conosce che cosa sia stato detto e discusso.

Si suppose, però, che la sostanza sia stata di consigliare il Governo pontificio ad aderire al voto dei dominanti nelle Legazioni di avere una amministrazione totalmente separata da quella dello Stato t riserbando soltanto al Papa l’alto dominio e la rappresentanza diplomatica.

Niun indizio che il Governo acconsenta a tale richiesta.


10. — Pasquino, intesi i rapporti di Bologna e credutosi bene informato dello spirito pubblico delle altre provincie, andò a Ponte Molle e scrisse «Confine dello Stato pontificio».


8 Ottobre. — Nel giorno 1° corrente il cardinale segretario inviò un dispaccio al ministro interim di Sardegna, nel quale, accennando quanto si era operato nel corso dell’anno dai Piemontesi nelle Legazioni, conchiuse col dire che la dignità del S. Padre non permetteva che risiedesse ulteriormente presso la S. Sede un rappresentante del re di Sardegna.

Quindi si trovava nella spiacevole circostanza d’inviargli i passaporti per lui e per gli individui della Legazione.

Nella mattina del 6, dalle ore 10 antimeridiane alle 2 pomeridiane, una moltitudine di persone (alcuni le calcolarono a 12 mila) passarono all’abitazione dell’Incaricato a lasciare biglietti di visita.

Nel giorno seguente prosegui la dimostrazione, prendendovi parte anche le signore.