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1859 | 329 |
all’incaricato di Sardegna ed all’ambasciatore di Francia.
Aveva alla testa due gendarmi francesi e si evitò di passare da piazza Venezia, dov’è l’ambasciatore d’Austria, per non dar luogo ad imprudenze e sconcerti.
Frattanto, altre frazioni esultanti si diramarono per altre contrade a comunicare la gioia.
Alcune centinaia di volontari, pronti a partire, si riunirono, ed a passo militare, accompagnati da una turba immensa di popolo, si fecero a percorrere le vie principali cantando un coro che terminava «Noi trionferem dell’infame straniero».
La notte prosegui con straordinario movimento popolare, con canti e prolungate passeggiate per il Corso; ma senza disordine.
Per questa sera si prepara illuminazione, e pubblicamente si lavorano lanternoni a tre colori.
8. — Le note per le soscrizioni di offerta per le due spade a Napoleone III e a Vittorio Emanuele II sono a stampa, coi nomi dei promotori come appresso:
- Principe Gabrielli,
- I. de’ principi Ruspoli,
- Mastricola,
- Santangeli1.
- ↑ Cioè, principe D. Placido Gabrielli, Ippolito de’ principi Ippolito Ruspoli, Luigi Mastricola, Annibale Santangeli, ai quali vanno aggiunti i nomi di Luigi Silvestrelli e del marchese Angelo Gavotti.